Impatto delle nuove normative UE sull'Imballaggio: Prospettive dall'Italia

Impatto delle nuove normative UE sull'Imballaggio: Prospettive dall'Italia

Le nuove normative dell'Unione Europea sull'imballaggio hanno suscitato l'interesse dell'Italia, evidenziata dal suo voto contrario al mandato negoziale del Consiglio UE. Queste norme mirano a ridurre i rifiuti da imballaggio e promuovere soluzioni sostenibili. In un'importante tappa del processo, il 4 marzo a Bruxelles si è svolto il summit del Trilogo, nel quale rappresentanti di Parlamento, Consiglio e Commissione UE hanno confrontato gli aspetti più controversi delle nuove regole, in particolare riguardo all'equilibrio tra riutilizzo e riciclo. L'accordo provvisorio tra Consiglio Ue e Parlamento europeo, prevede divieti su alcuni imballaggi monouso in plastica e promuove l'uso di imballaggi riutilizzabili. Le reazioni italiane sono varie, con alcune parti che esprimono soddisfazione per le deroghe ottenute e altre che richiedono ulteriori riflessioni sull'accordo. Di seguito i punti chiave.

  1. Voto contrario dell'Italia nel dicembre scorso: L' Italia ha votato contro il mandato negoziale del Consiglio dell'UE sul regolamento degli imballaggi, distaccandosi dagli altri 26 Stati membri.
  2. Accordo provvisorio tra consiglio Ue e Parlamento Europeo: È stato raggiunto un accordo preliminare sul regolamento degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio (PPWR), con l'obiettivo di rendere gli imballaggi più sostenibili e ridurre i rifiuti.
  3. Obiettivi di riduzione dei rifiuti: L'accordo stabilisce obiettivi di riduzione dei rifiuti da imballaggio: 5% entro il 2030, 10% entro il 2035 e 15% entro il 2040.
  4. Divieti su imballaggi monouso in plastica: Alcuni formati di imballaggi monouso in plastica saranno vietati a partire dal 1° gennaio 2030, con alcune eccezioni per imballaggi compostabili e compositi. Inoltre, sarà vietato l'uso dei cosiddetti "forever chemicals" (come i PFAS) negli imballaggi a contatto con gli alimenti.
  5. Promozione degli imballaggi riutilizzabili: Obiettivo specifico per aumentare l'uso di imballaggi riutilizzabili per bevande entro il 2030, con deroga possibile per alcuni Paesi e settori.
  6. Incentivi per l'uso di contenitori riutilizzabili: I distributori finali di bevande e cibi da asporto saranno obbligati a offrire ai consumatori la possibilità di utilizzare i propri contenitori riutilizzabili.
  7. Incentivazione dell'uso di acqua del rubinetto: Gli Stati membri sono tenuti a incoraggiare ristoranti e altri servizi di ristorazione ad offrire acqua del rubinetto in contenitori riutilizzabili o ricaricabili.
  8. Esigenze di riciclabilità degli imballaggi: Tutti gli imballaggi devono essere riciclabili, con esenzioni per determinati materiali come legno leggero, sughero, tessuti, gomma, ceramica, porcellana e cera.

Reazioni Italiane

  • Parziale soddisfazione e richiesta di riflessione aggiuntiva: Alcuni rappresentanti italiani esprimono parziale soddisfazione per le deroghe ottenute, ma chiedono ulteriori riflessioni sull'accordo.
  • Miglioramento dell'accordo per l'Italia: Altri ritengono che l'accordo rappresenti il miglior compromesso possibile per l'Italia, con elementi che lo rendono soddisfacente.
  • Promozione della partecipazione di tutti gli attori: Si sottolinea l'importanza dell'implicazione di settori industriali, Paesi dell'UE e consumatori nella lotta contro l'eccesso di imballaggi.
  • Approvazione formale necessaria: L'accordo deve ancora essere formalmente approvato dal Parlamento e dal Consiglio prima di diventare operativo.